Calcio Italiano Mou: “Triste per Adriano La situazione è grave”

Mou: “Triste per Adriano La situazione è grave”

957

Il tecnico parla del brasiliano, di cui non si hanno notizie dopo gli impegni con la nazionale. “Penso che non se ne debba parlare troppo. Tutti hanno capito che non è una situazione facile. Non sono arrabbiato, sono triste e preoccupato”

 

AdrianoJosè Mourinho, a differenza di altre occasioni, non esprime giudizi severi, ma preoccupazione per Adriano che non ha fatto ritorno in Italia dopo gli impegni in nazionale.

TRISTEZZA – “Penso che non se ne debba parlare troppo – ha detto il portoghese -. Tutti hanno capito che non è una situazione facile, non si tratta di un giocatore che ha deciso di tornare un giorno più tardi e non è una questione di coincidenze aeree… Tutti abbiamo compreso di cosa si tratta. Non è uno scherzo, non è indisciplina, non è voglio di complicare le cose, è molto di più. L’unica cosa da fare, da parte mia, con tristezza e senza rabbia né critiche, è non dire niente. Vedremo come finirà tutto questo per lui, in questo momento penso alla persona più che al giocatore. La squadra? Ha tutto per non avere problemi, ci sono grandi attaccanti qui. E’ una situazione che non fa piacere a nessuno”.
SQUADRA PROTETTA – Mourinho parla dell’evoluzione del caso mantenendo un tono serio, grave. “Ci sono stati momenti di grande speranza negli ultimi mesi, altri più difficili. Ho sempre parlato ad Adriano con grande tranquillità anche nelle fasi più belle che ha avuto, ha dato già un contributo importante a questa squadra”. Magari tra qualche anno lo Special One penserà alla primavera del 2009 come a un riferimento utile visto che.. “Non mi era mai successo di gestire un problema di questo tipo. Indisciplina e ritardi sono normali in un gruppo però questo è un caso che va più lontano. Mancano due mesi alla fine della stagione, vediamo cosa succederà, non so se tornerà in campo: la nostra fortuna è avere quattro centravanti. Ciò che preoccupa è altro: la squadra è protetta, lui no”.
PERICOLO STANCHEZZA – A Udine saranno in campo sicuramente tanti nazionali, con poco allenamento e qualche inevitabile sintomo di stanchezza. “Non sono preoccupato da queste, ho sensazioni positive anche se tanti sono stati via, il gruppo che è rimasto in Italia ha lavorato molto bene e sicuramente tra questi c’è un nucleo che giocherà a Udine, sfruttando i 15 giorni di tranquillità e di concentrazione avuti. Certo abbiamo perso Maicon, ma abbiamo recuperato tutti i difensori centrali, una cosa che solo due settimane fa era impensabile. Penso a Materazzi e Burdisso, che hanno bruciato i tempi. Maicon è insostituibile, non c’è un giocatore come lui. Ma abbiamo altre opzioni, come Santon a destra e Maxwell a sinistra, o Chivu a sinistra, Zanetti a destra con Santon di nuovo a sinistra. Insomma, abbiamo tante soluzioni. Zanetti è un’opzione d’esperienza per giocare a destra. Dipende da come decidiamo noi di giocare, dal punto di vista del modulo”.
L’AVVERSARIO – “A Udine sarà una partita difficile, per vincere dobbiamo fare una gara di grande qualità. Forse è questo di cui abbiamo bisogno: una partita da vincere. Mancherà Di Natale, come a noi mancheranno giocatori fondamentali. Hanno un quarto di finale Uefa davanti, che rappresenta un traguardo importante. Non so se questo peserà, ma loro in casa hanno battuto la Juve. La Roma, ha perso due partite magari in un momento difficile. Di sicuro quella di Marino è una squadra di grande qualità. Noi dobbiamo gestire 7 punti, controllando le emozioni e il nostro gioco”.
MERCATO – Mourinho ha commentato anche le voci che riguardano Maicon, Ibra e Maxwell. “Sono voci, non so se c’è del vero. Quello che posso dire è che un allenatore vuole avere sempre i migliori giocatori. Il tecnico non è la persona più importante della società, la struttura è più importante, anzi, decisiva. Tutti i grandi club d’Europa non lasciano partire i loro migliori giocatori: anche la posizione dell’Inter deve essere questa. A meno che non ci siano condizioni quasi pazzesche. Su Maxwell: “C’è un contratto, che non è in scadenza e non ha clausole di rescissione. Se il propcuratore ha detto che il futuro del giocatore sarà lontano dall’Inter mi sembra che sia un po’ fuori dalla realtà. Il potere è dell’Inter”.
TABELLA JUVE – “Fanno bene a credere ancora nello scudetto, bisogna sempre farlo. Tutto questo è assolutamente normale, fin quando è matematicamente possibile bisogna pensare di poter arrivare fino alla fine. Reggina, Lecce e Bologna sono convinti di potersi salvare. Allo stesso modo chi è dietro di noi deve avere il pensiero di fare meglio di noi”.

Fonte: Gazzetta dello Sport di gasport
CheapAdultWebcam