Calcio Italiano Mourinho: Il mio futuro? Ho problemi con l’Italia

Mourinho: Il mio futuro? Ho problemi con l’Italia

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Il tecnico portoghese: «L’arbitro? Non è lui che mi preoccupa ma il vulcano islandese. Nessuno quest’anno ha giocato come l’Inter». Sul suo futuro lo Special One è chiaro: «Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po’ di vergogna quello che guadagno con la crisi che c’è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato»

 

MourinhoNessuno in Champions League ha fatto vedere il gioco dell’Inter. Ne è convinto Josè Mourinho che ha ricordato le due partite giocate al Meazza contro il Barcellona e a Stamford Bridge contro il Chelsea, rispondendo a Luis Van Gaal che ha definito difensivista il gioco nerazzurro. «In questa Champions – ha detto Mourinho – non mi ricordo una partita come Inter-Barcellona a San Siro. Nessuno ha giocato il calcio che abbiamo giocato, attaccato così tanto i campioni d’Europa e vinto la semifinale lì. Nessuno ha attaccato come noi a Stamford Bridge. Abbiamo fatto due partite come nessun altro». Contro il Lione, ha ricordato Mourinho, Van Gaal dopo l’espulsione di Ribery ha cambiato in modo difensivo l’assetto della sua squadra: «Dire le cose che dice lui è come gettare la sabbia negli occhi».

Louis Van Gaal è preoccupato dall’arbitro, mentre Josè Mourinho è molto più preoccupato dal vulcano islandese: «Lui è preoccupato per l’arbitro – ha spiegato Mourinho –, io sono preoccupato per il vulcano islandese. Mi piacerebbe andare solo venerdì a Madrid e invece dobbiamo andare domani. Questa è la mia unica preoccupazione, dell’arbitro non mi preoccupo. La partita con la Fiorentina gli italiani non la dimenticano, allo stesso modo che gli inglesi non dimenticano il cartellino rosso a Rafael, ma questo non è un mio problema».

«Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un pò di vergogna quello che guadagno con la crisi che c’è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi», è quanto ha detto Josè Mourinho sul suo futuro. «Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa – ha aggiunto – non è vero che sono l’allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l’Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c’è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici».


Fonte: Corriere dello Sport

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