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Napoli, Zuniga e De Sanctis

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Un esterno, un portiere: ma non solo. In attacco si cerca un’alternativa a Pandev

 

ZunigaAttenti, passa il Napoli: e avan­za a grandi passi, deambulando a tutto campo, pensando a portieri, esterni di centrocampo e prime punte, per comple­tare in fretta l’opera, che sa di rivoluzio­ne. Attenti, attacca il Napoli e lo fa aven­do le idee chiare, ridando fiato al proget­to, rinforzandosi ovunque, cercando fisi­cità, esperienza e dinamismo, per offrire a Donadoni un gruppo omogeneo epperò polivalente.

IN PORTA – Un uomo, forse due, nell’at­tesa di discutere con Iezzo e capire la schiena che fa. Morgan De Sanctis ha mani solide, un passato che pesa e un rapporto solido con Pierpaolo Marino: il Siviglia ha resistito a oltranza, sperando di poter far cassa, ma si viaggia verso un prestito oneroso e l’improvvisa interfe­renza del Genoa sembra destinata a far rumore come una noce in sacco vuoto. De Sanctis è azzurrabile per riconoscen­za e stima nei confronti di Marino, De Sanctis è azzurrabile per le doti dimo­strate nel corso del suo cammino profes­sionale, De Sanctis è azzurrabile per la gratitudine che avverte verso un club che almeno da un mese gli ha offerto il rien­tro in patria e la possibilità di giocarsi il Sud Africa con la Nazionale sotto gli oc­chi di Lippi.


A DESTRA – La virata è automatica, ine­vitabile e necessaria dopo la cessione di Mannini alla Sampdoria: nel 3-5-2 s’apre un buco di dimensioni rilevanti e Juan Camilo Zuniga, 23 anni, colombiano, ha dalla sua tutte le caratteristiche per an­dare a colmarlo. Ha l’età giusta per intru­folarsi nel momento giusto a destra; ha la possibilità, in caso di rettifica di modulo, di sistemarsi esterno in una difesa a quat­tro; offre l’opportunità di aspettare Mag­gio, che il 10 luglio sarà in ritiro, ma do­po quattro mesi e passa di inattività. Zu­niga piace a Marino, che l’ha mandato a seguire una domenica su e l’altra pure, ma piace anche al Palermo che ha sonda­to il terreno con l’agente del colombiano. Con il Siena c’è poi aperta la trattativa per la comproprietà di Calaiò, che in To­scana reclamano per intero e che può es­sere inserita come contropartita di un af­fare che può dirsi prossimo all’annuncio.

Fonte: Corriere dello Sport di Antonio Giordano
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