Al peggio non c’è mai fine. I tifosi del Palermo lo hanno pensato domenica pomeriggio al triplice fischio del ko interno con il Siena, una sconfitta che ha affossato ulteriormente i rosanero lasciandoli all’ultimo posto della classifica con il Pescara. Soltanto 21 punti per i siciliani, che restano a -5 dalla salvezza dopo 28 giornate di campionato.
Ma, come detto, la storia non finisce qui. Capita così che Maurizio Zamparini chieda una notte di tempo per pensarci. E, al risveglio, decida di esonerare ancora Gian Piero Gasperini. Tornato due settimane fa dopo l’interregno di quattro partite affidate ad Alberto Malesani, incapace di vincere tra Torino e Siena (un punto in due match). E, così, nuovamente esonerato, per la seconda volta in stagione.
L’idea di Zamparini è chiara. Riportare a Palermo il tecnico che aveva iniziato la stagione ed era stato esonerato dopo tre sole partite di campionato (due sconfitte e poi un pareggio in casa con il Cagliari). Il presidente rosanero incontrerà Sannino a pranzo, proponendogli il ritorno per le ultime dieci partite di campionato.
Ma non dovrebbero esserci grossi problemi. “Se Zamparini mi chiama, io torno di sicuro”, ha già detto l’allenatore che un anno fa è riuscito a portare in salvo il Siena. Ora, proprio il club toscano, gli sta regalando una nuova opportunità. Riuscirà nel miracolo?
Nel frattempo il presidente Zamparini, intervistato da itasportpress.it., la mette giù pesante. “Non ce la facciamo più a salvarci, è una follia pensare di farcela – dice – Bisognerebbe essere assistiti dalla fortuna e sperare che i nostri giocatori anziché delle pappemolli fossero degli uomini e invece non lo sono. Sono 30 anni che faccio calcio e sono retrocesso due volte col Venezia e tornato in serie A due volte. Rassegnato? Non sono rassegnato visto che non c’è ancora la matematica certezza della B”.
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