Il tecnico della Fiorentina torna sulla squalifica inflitta al brasiliano per la rissa con Lopez: «È stato aggredito. Per questo ha reagito»
«Felipe Melo è stato vittima di una imboscata». Cesare Prandelli torna sui fatti di Fiorentina-Cagliari di sabato scorso (rissa nel tunnel tra Melo e il capitano rossoblù Lopez) e difende il suo giocatore attaccando: «È una situazione spiacevole da commentare – ha spiegato Prandelli -. Sono dell’idea che quello che succede in campo debba rimanere in campo. Penso anche che, finita la gara, nessuno dovrebbe aspettare nessuno ma pensare a rientrare nel proprio spogliatoio. Ed è normale che quando un calciatore si trova in un’imboscata e si sente aggredito, reagisca. Il nostro modo di pensare lo conoscete, i nostri valori come società sono altri. Felipe nella sua carriera non ha mai avuto problemi di questo tipo. Questa volta si è sentito aggredito».
CORSA CHAMPIONS – «Sono convinto che, come sempre tutto verrà deciso nelle ultime partite, compresa la lotta per il quarto posto. È sempre successo così e lo stesso avverrà questa volta. Il Genoa da inizio campionato ha mostrato di avere grande continuità, ma noi siamo pronti». Prandelli va oltre l’emergenza dettata dalle tante assenze e lancia la sfida alla squadra ligure, al momento sopra di due punti in classifica, nella battaglia per la conquista della zona Champions. Intanto, per la trasferta di domani a Udine, il tecnico della Fiorentina si guarda dalle insidie ma si dice anche fiducioso. «L’Udinese viene da un impegno di Coppa Uefa ma, pur essendo stata eliminata, è uscita fra gli applausi. Questo significa che dal punto di vista psicologico non avrà problemi. Forse risentirà un pò fisicamente, e qui noi dovremo essere bravi a tenere alti i ritmi della gara, ma sempre con ordine ed equilibrio. Gli ultimi risultati ci hanno ridato entusiasmo, quindi andiamo a Udine consapevoli di poter fare bene». Oltre agli squalificati Felipe Melo e Montolivo e agli infortunati Mutu, Santana e Gobbi, dovrà dare forfait di nuovo Kroldrup, bloccato da una infiammazione al tendine.
Fonte: Corriere dello Sport
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