“Sono cose che non fanno bene al calcio, si inventano situazioni che non esistono”. Cesare Prandelli liquida così le notizie relative alla telefonata di De Laurentiis ad Abete, in cui il presidente del Napoli, in vista del big match alla ripresa, chiedeva chiarimenti sul ‘trattamento’ diverso riservato ad alcuni giocatori della Juventus. “Da due anni a questa parte – ha ricordato il ct azzurro alla vigilia della gara con l’Armenia – dico ai miei calciatori di venire qui con i ‘compiti’. Per noi è importante sapere come recuperarli e le sedute di lunedì e martedì sono a disposizione dei giocatori per recuperare, non diamo vantaggi a nessuno, è una questione di buon senso”.
“La squadra si è presentata con un piglio diverso rispetto all’ultima volta, c’è la consapevolezza che le prossime partite possono dare una svolta al nostro cammino”. Cesare Prandelli ha grande fiducia nella sua Italia alla vigilia dell’impegno di qualificazione mondiale contro l’Armenia. “Da subito abbiamo percepito da parte dei calciatori un’attenzione particolare e anche nella partitella, negli allenamenti abbiamo visto una buona intensità”, aggiunge Prandelli, che chiede ai suoi di “alzare il ritmo durante la partita” mentre per quanto riguarda la formazione “ce l’ho in testa ma voglio aspettare fino all’ultimo per tanti motivi”
“Il presidente Abete ha già risposto in modo perfetto, gioca nel suo club, non vediamo perché non possiamo usufruire di lui come di altri giocatori che magari sono indagati”. Cesare Prandelli difende quindi la scelta di aver convocato Ranocchia nonostante i recenti sviluppi dell’inchiesta di Bari sul calcioscommesse. “Non possiamo condannare un giocatore prima ancora che sia giudicato”, aggiunge Prandelli.
