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Serie A, i voti della 32^ giornata: Dieci ai “girovaghi” del Cagliari, Zero a Flamini e Matuzalem

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visore_pagelleVoto 10… Ai “globetrotters” del Cagliari

L’unica squadra al mondo che il giovedì non sa ancora dove scenderà in campo nel weekend (a patto che non sia in trasferta), continua nel proprio momento d’oro stendendo anche l’Inter. I rossoblù hanno ottenuto 25 punti nel solo girone di ritorno, 42 in tutto il campionato. Mettendo cuore e grinta in campo, senza dimenticarsi di un pizzico di classe come Pinilla, Cossu, Ibarbo e Sau (a turno) ci ricordano domenica dopo domenica. Sarebbe una stagione trionfale, se solo potessero festeggiarla con il loro pubblico. Senza passare da partite a porte chiuse a sfide nell’improbabile Trieste. I “globetrotters” sardi, che nelle difficoltà si esaltano. Chapeau.

Voto 9… Al gol di Larrondo

In questo finale di stagione la Fiorentina ha bisogno di un bomber vero e chissà che non sia lui. La perla dell’Atleti Azzurri d’Italia lascia intendere di sì. Una rete da vero attaccante, “alla Batistuta” come ha detto lo stesso ex senese. Montella ringrazia e si porta a -4 dal Milan, mettendo un solco importante in ottica Europa League. Un miracolo nel miracolo, quello viola.

Voto 8… Ai mancini: Lamela e Cerci

Torino-Roma è stata anche la loro sfida, due giocatori di classe assoluta che soltanto per discontinuità non sono tra i top player del nostro campionato. Ieri, però, erano in giornata. Cerci, grande ex di turno, ha colpito un palo e una traversa con un piede sinistro caldissimo. E Lamela ha stampato il gol della vittoria con un tiro da fuori meraviglioso che porta la Roma al sorpasso sull’Inter, con tanto di aggancio temporaneo alla Lazio (avanti però negli scontri diretti). Che classe, i mancini (classe cui appartiene anche Ilicic, svegliatosi giusto in tempo per il finale di stagione, come conferma la botta che poteva mettere ko il Bologna)…

Voto 7… Alla volata salvezza

Sino a un mese fa sembrava tutto finito, adesso è uno dei pochi motivi d’interesse del nostro campionato. Gran merito va a un Siena che non sbaglia un colpo e stende anche il Pescara portandosi fuori dal guado, al quartultimo posto con 30 punti (ma sarebbero 36), e al Palermo che anche per colpa di un pizzico di sfortuna non ha colto la terza vittoria consecutiva contro il Bologna (Zamparini ringrazi Sannino). Adesso soltanto il Pescara, ultimo con 21 punti, può dirsi in B. Genoa, Palermo (28 punti), Siena (30) e forse anche Chievo e Torino (36) sono ampiamente coinvolte. Buona volata a tutti.

Voto 6… Alla prova del Napoli

Gli azzurri hanno dimostrato a San Siro che, con un pizzico di brillantezza in più nei momenti chiave della stagione, avrebbero potuto battagliare con la Juventus sino in fondo. Contro il Milan hanno messo in chiaro perché meritano di andare in Champions League direttamente senza passare dai preliminari, con una prova eccellente sotto tutti i punti di vista. Certo, se poi avessero anche voluto vincere…

Voto 5… Alle scelte di Allegri

Ok, El Shaarawy sarà anche stato stanco (di testa o di gambe, magari anche di entrambe), ma non si può pensare che contro il Napoli, con Balotelli fuori, si possa lasciar fuori il Faraone. E, soprattutto, utilizzarlo come ultimo cambio perché “Niang garantiva più sicurezze in fase difensiva” al momento dell’infortunio di Boateng. Ecco perché Allegri ad alcuni proprio non piace.

Voto 4… All’Inter

Sarà anche colpa dell’arbitro, però i nerazzurri sono andati ko per la quarta volta nelle ultime cinque partite, la quinta nelle ultime otto. Sconfitte giunte contro squadre come Bologna, Atalanta e Cagliari, non esattamente il gotha del calcio continentale. Prima di gridare al complotto si dovrebbe guardare in casa propria. A giocatori in condizioni fisiche pessime (chissà, magari il prossimo anno la sosta natalizia non verrà sfruttata per le ferie in patria ma per lavorare come tutti gli altri), a muscoli che saltano come molle e una difesa che fa acqua da tutte le parti. I nerazzurri hanno incassato 45 gol in 32 partite. Tanti quanti Palermo e Torino. Qualcuno ponga rimedio.

Voto 3… Alle interpretazioni arbitrali

Lasciamo perdere i continui errori e i rigori generosi concessi (Pinilla ne è l’esempio lampante). Ma come può accadere che lo stesso fallo venga considerato in due modi opposti. Guardate al mani di Stendardo su Ljajic punito con il rigore da Russo in Atalanta-Fiorentina e quello di Flamini che non è stato sanzionato da Rocchi in Milan-Napoli. Non sono la stessa cosa? E, allora, perché non punirli (o lasciar correre) in entrambi i casi?

Voto 2… All’errore di Sorrentino

Il Palermo lo ha preso per dare stabilità al ruolo di portiere. Lui sinora aveva sempre fatto più che bene. Ma contro il Bologna ha commesso una sciocchezza tremenda, quella che ha spianato la strada al pareggio di Gabbiadini. Peccato, perché il Palermo sembrava proprio lanciato verso la terza vittoria consecutiva. Toccanti, invece, le scuse via Twitter: “E’ stata tutta colpa mia, perdonatemi”. Si farà perdonare domenica scorsa a Catania, statene certi.

Voto 1… Alla commedia del Parma

I crociati sono a quota 39, un bottino di punti che permette di considerarsi già salvi. Ma se l’anno scorso la tranquillità era stata la loro forza per il gran finale di stagione con sette vittorie consecutive, adesso sembra essere accaduto il contrario. Guardare per credere la prestazione tragicomica contro l’Udinese. Sembrava la partitella del giovedì. Occhio, perché continuando così si rischia di rendere negativa una stagione tranquilla in tutto e per tutto.

Voto 0… Ai cattivi Flamini e Matuzalem

Il milanista ha almeno l’attenuante di aver chiesto scusa e di non essere entrato per far male su Zuniga. Il genoano, invece, meritava il cartellino rosso nel derby della Lanterna per un’entrata a forbice su Krsticic che costerà il resto della stagione al centrocampista blucerchiato. Con l’aggravante che Matuzalem, dopo la grazia di Orsato, ha pure pareggiato il gol iniziale di Eder. Non si possono più tollerare certi interventi. La proposta? Che quando uno “spacca” l’avversario resta ai box sino a quando non torna in campo anche il giocatore di cui ha provocato l’infortunio. Funzionerebbe da deterrente, non trovate?

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