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Serie A, il Torino si illude, entra Cavani ed il Napoli vince 5-3: Tripletta di Dzemaili

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La squadra di Mazzarri conquista 3 punti fondamentali per respingere l’attacco del Milan e mantiene il secondo posto in classifica. Succede di tutto, con Dzemaili e Barreto in gol nel primo tempo (e Hamsik sbaglia un rigore); nella ripresa ancora Dzemaili (altre due volte), poi si scatenano Joanthas (rigore) e Meggiorini prima della furia di Cavani. L’urguaiano decide il match con una doppietta.

cavProbabilmente nemmeno il presidente De Laurentiis avrebbe potuto preparare un copione così avvincente, emozionante, ricco di colpi di scena e imprevedibile per uno dei suoi film. Il Napoli di Mazzarri passa a Torino nel posticipo della 30° giornata di campionato, respinge l’attacco del Milan, mantiene il secondo posto, e festeggia grazie alla tripletta (prima in carriera) di Dzemaili e alla doppietta di un Cavani a cui probabilmente il jet lag fa solamente bene.

CAVANI IN PANCHINA, C’E’ INSIGNE CON PANDEV – Niente da fare. Walter Mazzarri non rischia e decide, a malincuore, di lasciare Edinson Cavani almeno inizialmente in panchina per la delicata trasferta sul campo del Torino. Tutta colpa di quell’aereo perso dopo gli impegni sudamericani con l’Uruguay. El Matador, infatti, arriva solamente venerdì sera in Italia, direttamente a Torino senza nemmeno un allenamento con la squadra nelle gambe. Mazzarri lancia così dal primo minuto il giovane Insigne al fianco di Pandev, mentre Rosati sostituisce l’infortunato De Sanctis. Ventura non snatura la propria creatura proponendo Barreto unica punta, supportato dal trio Cerci-Vives-Santana.

GIOIELLO DI DZEMAILI, POI SI ‘SVEGLIA’ BARRETO – La sfida risulta immediatamente gradevole, giocata a ritmi altissimi, con il Napoli che fatica però terribilmente contro la precisa organizzazione granata e in grande difficoltà sulle rabbiose e repentine ripartenze di Cerci e Santana. Serve così un’invenzione per spezzare l’equilibrio. Al 10’, Insigne batte un corner che sorprende l’intera difesa del Toro preoccupata nelle marcature delle torri partenopee: la sfera arriva così comoda al limite dell’area sul destro di Dzemaili che si coordina perfettamente incastonando un gioiello alle spalle di Gillet. La reazione dei padroni di casa è immediata, con Cerci che serve Santana: colpo di testa alto di poco. Il Toro annaspa, anche perché il Napoli concede veramente poco e riparte con forza e velocità in contropiede. Alla mezz’ora l’incantesimo che tutti i tifosi del Toro aspettavano da tempo. Britos perde palla regalando un corner agli avversari: sulla successiva mischia in area, la palla arriva a Barreto che, 872 giorni dopo l’ultimo gol segnato (Bari-Milan 2-3 del 2010), batte Rosati col mancino.

GILLET IPNOTIZZA HAMSIK – Mazzarri è una furia in panchina, mentre Ventura riordina le idee e riabbassa il baricentro della squadra per poter colpire nuovamente in contropiede. Il Toro prende infatti coraggio, ma al primo nuovo affondo Maggio porta a casa un calcio di rigore per un ingenuo fallo da dietro di Darmian. Dal dischetto va Hamsik, nonostante le richieste di Pandev, che però calcia troppo debolmente permettendo a Gillet di ritagliarsi un ruolo da eroe nella fredda serata di Torino.

SUCCEDE DI TUTTO NEL MARASMA DI TORINO – Primo tempo divertente e vibrante, ripresa pazzesca e assolutamente da non perdere. Allacciate bene le cinture, perché quello che succede nei secondi 45’ minuti ha veramente dell’assurdo. Passano una manciata di secondi e Dzemaili va ancora in gol sul bell’assist di Hamsik. Ma la doppietta dell’ex, avvelena ancora di più gli animi e i cuori degli uomini di Ventura che non perde nemmeno la calma quando Mazzarri decide di giocarsi la ‘carta’ Cavani. Il tecnico del Toro risponde immediatamente col jolly Jonathas. Mossa vincente. L’ex Pescara conquista con cuore e grinta, tra 4 avversari, un angolo, e sul successivo traversone Cavani interviene col braccio in area. Dal dischetto va lo stesso Jonathas che fredda Rosati e fa 2-2 (74’). Il Napoli si riversa così in avanti, ma quattro minuti dopo Britos si addormenta ancora facendosi bruciare da Meggiorini, abile poi nel saltare Rosati e a regalare un inaspettato vantaggio a tutto il popolo granata. Mazzarri richiama il difensore uruguaiano, inserendo Armero che impiega pochi secondi per cadere in area su un contatto sospetto. Il direttore di gara lascia giocare, ma nell’azione successiva la sfera raggiunge ancora Dzemaili che dal limite trafigge ancora una volta Gillet con un perfetto collo destro. Tripletta per lo svizzero, e punteggio nuovamente in parità (3-3) quando mancano meno di dieci minuti.

CAVANI, MA QUALE JET LAG? – Le due squadre sono esauste, lunghe e commettono una serie infinita di errori. Entrambe, però, vogliono vincere. A ogni costo. Solo che una delle due ha in rosa un fenomeno come Edinson Cavani. Dzemaili guadagna una punizione, ideale per il mancino di Pandev, ma che el Matador trasforma in oro pennellando col destro un pallone che scavalca dolcemente la barriera e infila Gillet (84’). Il Torino si riversa in avanti con la forza della disperazione, ma al 90’ è lo stesso Cavani a mandare i titoli di coda a uno dei film più belli di questo campionato con un preciso colpo di testa. Chapeau.

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