Il presidente dell’Inter rincara la dose dopo le dichiarazioni di domenica sera: “C’è la volontà di colpirci, basta vedere com’è andato il campionato: nel non dubbio un rigore contro di noi lo si dà, e sono 21 giornate che non ci danno rigori”.
Ci ha dormito su. Ma non ha alcuna voglia di cambiare idea. Anzi, Massimo Moratti, se possibile, rincara la dose. Il presidente dell’Inter non vuole fare retromarcia dopo il clamoroso affondo arrivato nella serata di domenica. “Non ho cambiato idea”, chiarisce subito all’uscita della Saras.
Il punto di vista rimane lo stesso: “Non credo di dover spiegare meglio, basta vedere come va questo campionato, soprattutto nei nostri riguardi. Quando c’è volontà di colpire lo si fa, nel dubbio non si dà rigore a Rocchi, nel non dubbio un rigore contro di noi lo si dà, e sono ventuno giornate che non ci danno rigori”.
Più vago, invece, sulla presa di posizione di Paolo Bonolis: “Io non sono lui, tocca a lui rispondere di ciò che ha detto. Ognuno può avere la sua posizione, io ho la mia sul danneggiamento costante nei nostri confronti. Siamo in un paese libero, no?”.
La posizione, in sostanza, resta la stessa anche se l’Inter non passerà a contromosse altrettanto clamorose come quella di schierare la squadra Primavera nelle ultime giornate di campionato: “No, perché non ho voglia di aiutare ancora di più gli altri…”.
Un minimo di autocritica non manca quando si parla di reazione della squadra alle avversità: “Non si deve essere troppo fragili. Se ci saranno altre cessioni in caso di mancata qualificazione alla Champions League non è il momento di dirlo. Ma penso che per il prossimo anno sarà dura…”.
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