Dopo i battibecchi a distanza con Mou, ora va in scena Moratti con le sue dichiarazioni che danno contro al ct della Nazionale, accusato di essere troppo filo-juventino, soprattutto alla luce delle convocazioni di questo ultimo periodo
Sembrava che gli equivoci si fossero chiariti e che i battibecchi a distanza tra Mourinho e Marcello Lippi si fossero chiusi… In effetti è così, ma evidentemente in casa Inter certe frasi riecheggiano ancora per i corridoi del palazzo di via Durini e qualcuno non ha ancora metabolizzato la vicenda.
Così Massimo Moratti, interrogato su tanti argomenti, ha anche voluto dire la sua sul big match di sabato, anticipo della terza giornata di campionato: Lazio-Juventus.
“Naturalmente tiferò per la Lazio – è la candida rivelazione del numero uno nerazzurro – Se Lippi farà il tifo per la Juventus io, più modestamente, posso permettermi di fare il tifo per la Lazio, anche perché non gioca contro la Nazionale ma contro la Juventus”.
Sicuramente è la verità e Moratti è coraggioso a svelare una realtà tanto ovvia quanto poco diplomatica: il “tifo contro” esiste da sempre e non è certo il presidente dell’Inter a inventarlo. E’ la classica situazione che tutti conoscono, ma che nessuno ammette; in questo la franchezza di Moratti è davvero da applausi, ma per contro è inevitabile che un’esternazione così inelegante susciti la reazione immediata di chi si sente chiamato in causa e che già nei giorni scorsi aveva ricevuto tante critiche.
Marcello Lippi, tacciato nei giorni scorsi di eccessivo “juventinismo” vista la consistente presenza di nomi bianconeri nella lista dei suoi convocati, tempo fa aveva detto che secondo lui la Juventus vincerà questo campionato. Da qui le polemiche con Josè Mourinho, da tempo concluse.
Questa volta il ct della Nazionale prende la parola per replicare: “Io non tifo nessuno. Anzi, tifo Italia”. E da lì torna alla carica per spiegare le sue frasi ormai analizzate da tutti ai raggi x e col microscopio elettronico: “Ho semplicemente risposto a una domanda su un pronostico: ho detto Juve, nei precedenti tre anni avevo detto Inter. Magari questa volta mi sbaglierò…”.
Il campionato è ancora lungo e il rischio è che, se queste scaramucce andranno avanti ancora a lungo, prima o poi ci sarà qualcuno che comincerà a lamentarsi con un eloquente “Che noia, che barba. Che barba, che noia”, nell’attesa che partano le allegre note eseguite da un pianoforte e che inizino a scorrere i titoli di coda…
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