Calcio Italiano Serie A – Juve nuova, vecchi problemi

Serie A – Juve nuova, vecchi problemi

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La Juventus cade ancora contro il Palermo: come all’andata, finisce 2-0 per i rosanero, che passano a Torino grazie a un super-gol di Miccoli e a Budan. Arriva la prima sconfitta nell’era Zaccheroni, mentre Delio Rossi e i rosanero sono quarti in classifica

 

MiccoliLa Juventus che sembrava guarita è invece più malata che mai: il Palermo all’Olimpico di Torino fa la partita perfetta, soprattutto nella ripresa quando sfrutta al meglio gli spazi concessi e gli errori degli avversari. Miccoli, ex di lusso, mette la palla all’incrocio, Budan approfitta del black-out difensivo di Grygera e Manninger: il Palermo vince 2-0 e, come all’andata diede il primo dispiacere a Ciro Ferrara, si ripete ora con Alberto Zaccheroni, che assaggia il sapore amaro della sconfitta. Delio Rossi invece festeggia nel migliore dei modi la sua 600a panchina da professionista. Il suo Palermo è quarto, da solo: ora sì, è lecito parlare dell’Europa che conta.

La Juventus è costretta a fare a meno di Amauri e Camoranesi, ultimi di una lista di infortunati davvero chilometrica. E allora in attacco si forma per la prima volta in questo campionato dall’inizio la premiata coppia Del Piero-Trezeguet, con alle spalle la fantasia di Diego. Nel Palermo, Cavani parte dalla panchina, evidentemente ancora non al meglio per l’influenza che l’ha colpito: praticamente confermata la squadra che ha sovrastato la Lazio, con Pastore in regia insieme a Liverani e Hernandez davanti con Miccoli.

La partita parte lenta e rimane bloccata per gran parte della prima frazione: Zaccheroni ha tanto lavoro da fare, richiamando Diego ad andare a cercarsi maggiormente il pallone in mezzo al campo. I bianconeri provano spesso l’azione per vie centrali, ma è dalle fasce che arrivano i pericoli maggiori: Candreva al 22′ sfiora il gol con un tiro-cross dalla destra su cui Sirigu (neo-convocato da Lippi in Nazionale) è bravo a mettere una pezza.

Due minuti dopo è Chiellini a mettere sulla testa di Trezeguet la palla che potrebbe dare l’1-0 alla Juve: la girata del francese, pezzo forte del suo vasto repertorio, è però larga alla sinistra del portiere.

Poi sale il Palermo, bravo a sfruttare la buona vena di un ispiratissimo Cassani (altro convocato azzurro), che sulla destra contro De Ceglie fa il bello e il cattivo tempo: né Miccoli prima, né Nocerino poi riescono però a sfruttare le chance sottoporta.

La partita decolla nel secondo tempo, soprattutto per merito del Palermo: i ragazzi di Delio Rossi provano a colpire con le ripartenze e con Pastore al 56′ vanno vicinissimi a sbloccare il risultato. Ci riescono appena tre minuti dopo, al 59′ quando Miccoli trova l’incrocio dei pali con una conclusione incredibile, “alla Del Piero” si diceva un tempo.

La Juve va sotto e non riesce a riprendere fiato: quando questa squadra è chiamata a costruire, sono evidenti tutti i suoi limiti: di uomini, ovviamente, gli infortunati non si regalano, ma anche e soprattutto di idee. Le gambe dei giocatori del Palermo girano a mille e con sapienza, quelle dei bianconeri a vuoto e senza meta.

Per la verità la Juve lotta, e andrebbe anche in gol (con Cannavaro), se solo Del Piero non si facesse pizzicare in fuorigioco attivo; e poco dopo Chiellini sfiora il punto con una bella conclusione mancina dal limite.

Ma il pari non arriva, anzi, come non bastasse, giunge la mazzata definitiva, quando Grygera decide di regalare a Budan il 2-0 su un piatto d’argento: retropassaggio facilmente leggibile il suo, Manninger è in ritardo e i rosanero segnano a rete sguarnita.

La Juve è senza guida, e senza regia non si va da nessuna parte: la Juve ha voglia di reagire, ma non ha ancora il supporto di fosforo necessario. A goderne è il Palermo, che coglie l’opportunità e anche il secondo successo in due partite contro i bianconeri. Il 2-0 vale il quarto posto solitario in classifica, l’Europa è alla portata.



Fonte: Davide Bighiani / Eurosport

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