La Lazio di Petkovic conferma il suo magic moment, passa sul campo del Chievo e si conferma in testa alla classifica grazie ai suoi 9 punti in 3 partite. Protagonista assoluto del match è Hernanes. Il Profeta apre le danze al 4′ con un sinistro che gela Sorrentino, innesca il 2-0 di Klose e trova, al 74′, il gol del 3-0. Nel finale Pellissier firma il gol della bandiera su rigore.
LA PARTITA
Anche a Verona, come successo a Bergamo contro l’Atalanta, la Lazio vien giù come in una discesa libera: trova subito il vantaggio con Hernanes, controlla il match senza dover quasi mai forzare, raddoppia con Klose alla prima occasione buona e manda tutti a nanna nel finale con un’altra magia del Profeta. Per il resto lascia sfogare il Chievo concedendo poco nulla, e riparte appena può. Gioca un calcio semplice ma buono e, soprattutto, efficace. Un calcio dove quasi tutti difendono e in cui sono sempre almeno quattro i giocatori che accompagnano la fase offensiva. Non sarà roba da lustrarsi gli occhi, ma è quanto basta per permettere a Klose e compagni di volare alto. Piccolo inciso: nelle cinque gare ufficiali fin qui disputate (tra campionato ed Europa League), i biancocelesti hanno subito due soli gol e ne hanno segnati dodici. Le avversarie affrontate non erano le migliori del lotto, è vero, ma questi numeri qualcosa vorranno pure dire. Vogliono dire, ad esempio, che questa Lazio è cosa seria anche se saranno poi appunto gli avversari più “seri” a misurarne il peso. Per ora il bicchiere è pieno fino all’orlo e trabocca entusiasmo.
Il Chievo fa ben poco e non trova mai lo specchio della porta. Avrebbe potuto segnare due volte, una con Di Michele e una con Moscardelli, e non è stato fortunato, ma da centrocampo in giù ha patito le pene dell’inferno. Non era insomma giornata e non basta il rigorino di Pellissier nel finale ad addolcire un pillolone davvero amarissimo.
LE PAGELLE
Hernanes 8,5 – Partita semplicemente devastante. Due gol, entrambi bellissimi, e lo zampino nell’azione della rete di Klose con una finta da cineteca su Cesar (che lo sta ancora cercando…) e un destro che costringe Sorrentino alla respinta corta. E’ in uno stato di forma mai visto da quando è in Italia. Sposta l’equilibrio del match e, più in generale, trasforma la Lazio in una squadra da tenere in debita considerazione nella corsa scudetto
Dias 5 – La sua partita non è complessivamente negativa, ma commette due bestialità che per poco non regalano due gol al Chievo. Sulla prima non si accorge di Di Michele alle sue spalle e gli appoggia di testa il pallone a due passi da Marchetti. Sulla seconda perde Moscardelli che non trova la rete per un nulla
Pellissier 6,5 – Si sbatte al solito come un matto navigando sul filo del fuorigioco in attesa della palla buona. Il problema è che quel benedetto pallone non arriva mai e non gli resta che accontentarsi del rigorino del 3-1
Di Michele 5 – A differenza di Pellissier, non si vede praticamente mai. Non un guizzo, non un varco in cui infilarsi, non un’invenzione. Anzi, si trova a tu per tu con Marchetti e invece di scartare il regalone di Dias spara addosso al portiere della Lazio
Petkovic 7,5 – Quando è arrivato, complici un paio di amichevoli un po’ così, in molti gli ridevano dietro. Tutti, oggi, dovrebbero fare la fila per chiedergli scusa. La sua Lazio ha logica ed equilibrio. Buona squadra, quadrata, interessante, pericolosa
IL TABELLINO
CHIEVO-LAZIO 1-3
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 5,5; Sardo 6, Dainelli 5,5, Cesar 5, Frey 5,5; Luciano 5,5, L. Rigoni 5, Hetemaj 6 (16′ st M. Rigoni 5,5); Thereau 5 (35′ st Stoian 6); Di Michele 5 (15′ st Moscardelli 6), Pellissier 6,5.
A disp.: Puggioni, Viotti, Dramé, Jokic, Papp, Vacek, Guana, Cruzado, Samassa. All.: Di Carlo 5
Lazio (4-5-1): Marchetti 7; Konko 5,5 (1′ st Scaloni 6,5), Biava 6,5, Dias 5, Cavanda 6,5; Candreva 6,5 (34′ st Ederson sv), Gonzalez 6,5 (21′ st Cana 6), Ledesma 6, Hernanes 8,5, Mauri 5,5; Klose 7
A disp.: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Rocchi, Zarate, Kozak, Lulic, Onazi, Floccari. All.: Petkovic 7,5
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 4′ e 29′ st Hernanes, 34′ Klose (L), 38′ st rig. Pellissier (C)
Ammoniti: Cavanda, Ledesma (L), Dainelli, Sardo, Cesar (C)
Espulsi: –
