La trasferta di Cittadella doveava essere l’inizio della rinascita A chiudere la settimana nera dei granata è arrivata invece una nuova sconfitta, un secco 2-0 con i gol di Ardemagni e Pettinari al termine dell’ennesimo match incolore di Bianchi e compagni
Il Toro sprofonda sempre più in basso. La settimana peggiore nella lunga e gloriosa storia del Club granata si chiude infatti nel peggiore dei modi, con una nuova sconfitta nella trasferta sul campo del Cittadella. Una partita cui i granata inizialmente sembravano voler rinunciare, in risposta all’aggressione subita da Di Michele e compagni, e che poi avevano invece deciso di affrontare, per rispondere sul campo alle accuse di scarso impegno e attaccamento alla maglia.
La risposta c’è stata, ma non era certo quella attesa dai tifosi torinesi, una cinquantina dei quali ha seguito la squadra in questa delicatissima trasferta, mantenendo durante i 90 minuti un atteggiamento molto composto. Una risposta netta e inequivocabile: questo Toro è una squadra al momento incapace non solo di esprimere una qualunque parvenza di gioco, ma anche di affrontare col giusto carattere questo impegno così delicato, e di reagire con la nwecessaria lucidità ai colopi della sfortuna. Perché va detto che di fortuna il toro ne ha poca, vedere per credere i due pali colpiti da Gorobsov (ancora sull 0-0) e da Bianchi (a giochi ormai fatti, sullo 0-2).
Dopo un fuoco di paglia nei primi 10 minuti, in cui Zanetti e compagni sembrano almeno scesi in campo decisi ad aggredire partita e avversari, il controllo del match è passato in fretta in mano ai veneti, bravi a chiudere tutti gli spazi con un ordinato 4-4-2 in fase di non possesso, e a tentare ripartenze veloci e corali affidate in particolare alle corsie esterne, con Iunco a destra e Pettinari dall’altra parte. Dopo il palo di Gorobsov, al 19esimo i padroni di casa sono passati in vantaggio, proprio grazie ai due uomini citati: lungo traversone di Iunco dalla destra, Pettinari arriva in spaccata sul secondo palo e appoggia in mezzo per il comodo tap-in di Ardermagni, dimenticato dalla difesa. Il Toro prova almeno la reazione, sbettando però inutilmente sul muro dei veneti, che dimostrano subito di poter fare molto male in contropiede. E infatti al 31esimo arriva il raddoppio, con Pettinari che ribatte in rete dall’altezza del dischetto un ribattuta corta e affannosa della difesa granata. Il match finisce in pratica qui, o almeno rimane ben poco da raccontare: per la restante ora, il Cittadella si limita infatti a controllare un Toro sempre più nervoso e inconcludente, cui nulla servono gli ingressi di Leon e Gasbarroni. Davvero il modo peggiore per chiudere la settimana più nera nella storia del club granata, e forse anche la brevissima era Beretta. Il fantasma di Zeman infatti aleggia minaccioso su Torino
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