Calcio Mercato Stop al Calciomercato: Non c’è stato il botto finale.

Stop al Calciomercato: Non c’è stato il botto finale.

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L’Atahotel Executive di Milano alle 19,00 di ieri sera ha chiuso i battenti. Non c’ stato nessun movimento di rilievo ed i famosi top player non si è visto nemmeno l’ombra. La crisi mondiale incombe anche sul calcio ed ogni squadra ha tenuto d’occpereriahio alle finanze societarie.

La sessione estiva del calciomercato 2012 non ha brillato per effetti speciali: l’assenza di liquidità e la concorrenza dei top club europei, ha privato le nostre big dei grandi nomi. Non solo. Le sette sorelle che – almeno sulla carta – si apprestano a un campionato di vertice, non sono riuscite a raggiungere fino in fondo i loro obiettivi. Ecco che nell’undici titolare di molti allenatori, potrebbe evidenziarsi uno squarcio, un’assenza, un buco più o meno evidente. Che dire del terzino sinistro tanto evocato dalla Juventus? O del vice-Milito mai arrivato all’Inter? Analizziamo con cura e dettagli le carenze d’organico della Serie A che sta per entrare nel vivo.

JUVENTUS

L’arrivo last-minute di Bendtner e la permanenza di Matri mascherano al momento l’esigenza di un centravanti vero. Ma alla Juve campione d’Italia, reduce da un ottimo mercato (soprattutto in mediana) manca ancora un terzino sinistro, bravo ad offendere e coprire. Fate un giro fra i tifosi: vi diranno che è un problema cronico. Il ritorno al 4-3-3, quando Carrera e Conte decideranno, riproporrà il solito De Ceglie e poco altro. Ziegler, infatti, è sempre fuori dal progetto tecnico e il suo mancato trasferimento ha bloccato i tentativi in entrata. A gennaio urge fare qualcosa: magari ripartendo da quel Peluso che ormai da mesi è pronto a sposare la causa. Dovrà attendere.

MILAN

Dopo la partenza di fenomeni e senatori, Galliani ha rattoppato qua e là, regalando una discreta identità ad attacco e centrocampo. La difesa vista con la Samp all’esordio resta l’anello debole. Dimenticando per un attimo la penuria sulla corsia sinistra, che dire dei centrali?L’inserimento di Acerbi e Zapata non compensa gli addii di Nesta e Thiago Silva. Mai al mondo. Per regalare affidabilità al reparto, serve un investimento vero. Uno dei pochi di cui fidarsi, già in inverno, potrebbe essere Angelo Ogbonna. Prendere il Toro per le corna non sarà facile.

INTER

Moratti e Branca hanno rafforzato la squadra laddove serviva. Ma gli ultimi giorni, spesi alla ricerca di un vice-Milito, non hanno portato a nulla. Tante idee, qualche sondaggio ma – lasciato andare Pazzini – nessuno ne ha preso il posto. I tentativi con la Lazio (per Kozak, Floccari e lo stesso Rocchi) sono andati a vuoto. Palacio dovrà sacrificarsi, qualora servisse, anche nel ruolo di prima punta. Se funzionerà, tanto di guadagnato. Altrimenti l’Inter punterà su gennaio per puntellare il reparto: e ancora Floccari, negato dalle eccessive pretese di Lotito, può tornar buono dato che a Roma non troverà spazio. Oppure Hernandez del Palermo, su cui si era fatto un pensierino il 31 agosto.

ROMA

Zeman ha propria disposizione un organico ampio e completo. Ma, analizzando a fondo il plus/minus fra entrate e uscite, soprattutto dell’ultima ora, balza all’occhio la situazione dell’attacco. Fuori Bojan e Borriello – negli ultimi tre giorni di mercato – dentro nessuno. In precedenza Borini (punta esterna) era stato sostituito da Destro (centravanti). Sulle ali restano le opzioni Lamela e Nico Lopez. Pochine, forse, considerando la variante infermeria e l’acerbità sei soggetti. C’era la chance di prendere l’infortunato Pepito Rossi. L’idea resta in piedi, ma slitta di qualche mese.

NAPOLI

L’arrivo di Mesto chiude il buco sulla corsia di destra, ma a sinistra, forse, si poteva osare di più. Il centrocampo a propulsione del Napoli richiede sempre forze fresche: Dossena ha 31 anni, Zuniga – buonissimo nell’ultima stagione – gioca pur sempre fuori ruolo. Insomma, volendo trovare un difettuccio al mercato comunque meritevole di Bigon e De Laurentiis, la fascia mancina andava restaurata. La dirigenza si è concentrata molto sulle prestazioni del greco Torosidis, terzino sinistro della Nazionale e dell’Olympiacos. Poi ha glissato, ma da gennaio potrebbe tornare alla carica.

LAZIO E FIORENTINA

La Lazio di Petkovic ha provato in tutti i modi a disfarsi di un attaccante (Floccari, Kozak, Alfaro e persino Rocchi). Non c’è riuscita. Ma è un segno tangibile che, dietro Klose, manca ancora qualcosa in termini di affidabilità sotto porta. La Fiorentina, rivoluzionata dietro e in mezzo al campo, ha mancato l’assalto al bomber di razza. Il deja-vu Toni non sembra in grado di far dimenticare la beffa subita con Berbatov e il reparto avanzato rimane leggerino. Sia Lazio che Fiorentina torneranno alla carica a gennaio: dando una sbirciata al mercato estero, che da qui a qualche mese potrebbe offrire soluzioni di ottimo livello a prezzi contenuti.

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