Calcio Italiano Zaccheroni: «Ora pretendo il massimo da tutti»

Zaccheroni: «Ora pretendo il massimo da tutti»

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Il tecnico della Juve: «Io ho molte motivazioni, ho quelle di finire nel migliore dei modi questo campionato e i miei ragazzi ne avranno altrettanto. La panchina bianconera è una delle più ambite. Se un allenatore non arriva è solo perchè non può venire e non perchè non vuole»

 

ZaccheroniDue partite. Probabilmente le ultime due sulla panchina della Juventus. Zaccheroni vuole però andar via con il sorriso sulle labbra, concludendo al meglio una stagione comunque negativa. I bianconeri non hanno centrato l’obiettivo Champions. Una delusione, quindi. «Ma in questi ultimi 180 minuti pretendo il massimo da tutti», ha detto Zaccheroni nel corso della conferenza stampa prima della gara contro il Parma di Guidolin.

Zaccheroni, dove si trovano le motivazioni dopo che la Champions è ormai andata?

Io ho molte motivazioni, ho quelle di finire nel migliore dei modi questo campionato e i miei ragazzi ne avranno altrettanto. In settimana ci siamo allenati abbastanza bene. Siamo riusciti a tenere motivazioni alte. Domani affrontertemo una squadra che ha ancora buona gamba, che sta bene e la dovremo affrontare nel migliore dei modi. 4-5 assenti ci saranno sicuramente, l’importante è che staranno bene gli altri. Oggi verificheremo le condizioni di Zebina, Caceres e Trezeguet. Sugli altri punti non ci sono problemi.
Per alcuni giocatori potrebbe essere l’ultima partita in casa. Sensazione che si avverte nello spogliatoio?
Io lo leggo sui giornali. Noi dalla Juve non abbiamo alcuna informazione ufficiale nè in entrata e nè in uscita. Non ho la sensazione che nei ragazzi ci sia il pensiero rivolto altrove. Ci siamo allenati bene in settimana ed è questo ciò che conta al momento.
Quanto può influire il piazzamento di questa stagione in ottica di preparazione estiva?
I giocatori beneficeranno degli stessi soliti giorni di vacanza. Le differenze non saranno molte anche perchè questa stagione termina prima quindi i giorni di vacanza saranno uguali. Una eventuale partita di preliminare alla fine di luglio non sarebbe un dramma.
Giocare in Europa League il giovedì potrebbe creare qualche problema in campionato?
Per un allenatore è difficile perchè il lavoro può essere solo psicologico e non tattico. Comunque poi una volta che il giocatore si abitua il problema è meno evidente. In questi grandi club i giocatori sono abituati a scendere in campo di frequente. A rimetterci eventualmente è la brillantezza.
Buffon ha detto che non tutti i suoi compagni si sono impegnati al massimo. Come giudica le sue parole?
Io sono abiutato a pensare sempre in positivo nei confronti dei miei giocatori. Penso che lui abbia voluto dire che la squadra non è riuscita a dare il 100% e non che non abbia voluto. Un giocatore dà il massimo quando sta bene di testa e di gamba. Molti giocatori non hanno avuto la possibilità di entrare in forma e questo è stato un bel problema. Nel calcio ci si ricorda solo del risultato. Io penso, in relazione alle problematiche che ci sono state,  di aver fatto un lavoro buono per un certo periodo. Poi sono arrivati troppi fattori negativi che hanno impedito ai giocatori di arrivare in forma. Nella settimana cruciale della nostra stagione, quella che ci ha visto scendere in campo contro Siena, Fulham e Sampdoria, abbiamo perso tre portieri, non è stato facile per noi.
Alla Juve c’è ancora entusiasmo?
Non ci può essere perchè la stagione non è stata positiva. Noi ora dovremo solo dare il massimo in queste ultime due gare. Io ci tengo a finir bene. La squadra nelle ultime tre gare ha fatto la partita e se l’è giocata bene. Anche a Catania la Juve ha tenuto il campo contro una squadra molto difficile che ha fatto soffrire tanti top club italiani. So perfettamente che la nostra prestazione è sempre condizionata dal pensiero di una classifica non gratificante. Io però queste ultime due partite le voglio vincere. Dobbiamo chiudere al meglio.
Consiglierebbe alla Juve di vendere Buffon?
Io non sono tenuto a dare consigli di mercato. Se la società chiederà la mia opinione, sarò ben felice di dargliela.
Se avesse avuto un po’ di tempo in più su cosa avrebbe insistito?
Sul piano tattico e fisico. Purtroppo abbiamo potuto lavorare solo sul piano psicologico, mi è mancato il tempo per lavorare sugli altri aspetti che rendono competitivo un giocatore. Io in serie A ho allenato solo Udinese e Milan e mi avrebbe fatto piacere prendere questa squadra dall’inizio. Sarebbe stata un’altra storia. Considerandomi un allenatore di campo e non di microfono mi sarebbe piaciuto allenare la squadra da agosto scorso.

Il suo futuro alla Juve è segnato?
Io rimango sempre sui dati di fatto: il mio contratto scade il 30 giugno. Nel calcio non è certo nulla finchè non avviene. Io ho un accordo verbale per questa stagione e mi sono sempre preoccupato di dare il meglio e mi dispiace di non aver raggiunto il risultato finale che ci eravamo imposti. Putroppo nel calcio contano solo gli obiettivi. A parte Samp, Inter e Roma nessuna squadra ha fatto più punti di noi da quando sono arrivato. Quindi il mio lavoro in questa la stagione, visti anche gli infortuni che abbiamo avuto, non è stato male.   

Le voci su altri allenatori in ottica Juve la turbano?
Io leggo tante voci, poi nessuno mi ha detto nulla in merito. Io da uomo di calcio so che la panchina della Juve è una delle più prestigiose del mondo e quindi è ambita. Se un allenatore dice di no alla Juve è perchè non ci può andare e non perchè non ne abbia voglia. Tutti gli allenatori dovrebbero essere onorati di essere interpellati dalla Juve che è un club che ha una grande storia, un grande futuro e tanti giovani interessanti. Se poi un tecnico si muove prima per i soldi e poi per le ambizioni, questo è un altro discorso.
Il suo nome è stato accostato a quello della Nazionale. Cosa ne pensa?
Non dico che mi piacerebbe andarci perchè non mi sono mai candidato su nessuna panchina. Però mi fa piacere sentire queste voci.
Che partita sarà quella contro il Parma?
Guidolin lo conosco molto bene: le sue squadre partono e finiscono alla grande. E’ una squadra difficile da affrontare per tutti. E’ molto camaleontica come atteggiamento, ha attaccanti importanti ed è molto aggressiva. Sa tenere molto bene il campo. Noi dovremo arrivare alla sfida con gambe e testa giuste. Ieri ho chiarito alla squadra che ci sono rimaste queste due partite e che dobbiamo farle al meglio. Io dalla Juve pretendo il massimo. Sempre.
Fonte: Corriere dello Sport
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