Il capitano dell’Inter: «E anche il Milan. Non siamo aiutati dagli arbitri»
I cori dei tifosi della Juve contro Balotelli sono razzisti e in casi simili ritirare la squadra o fermare la partita sarebbe un segnale forte. La pensa così il capitano dell’Inter Javier Zanetti, intervistato per la puntata delle ‘Iene Show’ che andrà in onda stasera su Italia 1. Nel resoconto anticipato da Mediaset anche gli altri temi toccati nel colloquio. Lo stesso Balotelli, ad esempio. Cosa dovrebbe smettere di fare? «Gli diciamo sempre di lasciare stare l’avversario e di lasciare stare l’arbitro – risponde l’argentino – che lui non si deve preoccupare di queste cose. Lui deve soltanto fare il suo, che lo fa molto bene e basta». Ma non è “un pò pirla“, come gli suggeriscono le Iene. Soltanto, «deve crescere e deve ancora capire tante cose». Di certo Zanetti non si farebbe mai i capelli come il suo giovane e irrequieto compagno. A meno che non sia in cambio di una Champions. «Qui ne possiamo parlare. Possiamo fare tante cose in cambio di una Champions». E se proprio bisogna indicare un “pirla” in squadra, Zanetti fa il nome di Toldo. «Perchè è un grande amico… no, Francy è un fenomeno».
“UN PIACERE BATTERE LA JUVE” – Quanto allo spogliatoio, il capitano nerazzurro garantisce di non aver mai buttato l’occhio sugli attributi sessuali dei compagni. Mai. E fate mai a botte? «No, sputi. Però a botte no». Le avversarie che è un piacere battere? «Juve e Milan», ovviamente. Quelle antipatiche? Sempre due, ma qui Zanetti non fa nomi e si dice sicuro che l’intervistatore abbia capito. Quella che gioca meglio? Il Genoa. E l’Inter è difesa dagli arbitri? «No, assolutamente no». Infine gli allenatori: Mourinho e Cuper sono i più simpatici che Zanetti abbia avuto. Se proprio deve sceglierne uno, sceglie l’Hombre Vertical. E Mancini? «Ha avuto fortuna… ha vinto».
Fonte: Tutto Sport
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