Calciatore, campione, trascinatore, guru spirituale. Alessandro Del Piero è l’uomo della svolta juventina. Svolta fisica, svolta mentale. «Sono le convinzioni a determinare ciò che ci accade. Non esistono cause esterne», è la frase griffata dal “santone” David Hawkins che campeggia sul suo sito personale. Che si collega alla perfezione a quanto sta accadendo al capitano e alla sua truppa. Crollo e rinascita di una squadra di rango che ha toccato il fondo e che ora sta cercando di guarire dai suoi mali, partita dopo partita, allenamento dopo allenamento.
LA SCOSSA – Nella testa dei giocatori, dopo il cambio sulla panchina, è scattato qualcosa. Gigi Buffon, per esempio, parla di «nuovo atteggiamento che ti spinge a osare anche l’inosabile». Alex, sulla falsariga, punta sul mister Zac. «Ci ha dato la sua impostazione e le sue idee, noi siamo stati bravi a seguirlo con convinzione e caparbietà». Convinzione, dunque, è la parola chiave, la parola magica. Poi, per far girare bene le gambe, ovviamente, ci vuole anche la forma adeguata. «L’aspetto principale non è rappresentato tanto dalle tre vittorie consecutive, pure importanti perché non accadeva da tempo, ma dalla consapevolezza che abbiamo ricominciato a costruire qualcosa. Passo dopo passo, anzi mattone dopo mattone, stiamo contribuendo (tutti, nessuno escluso) a tirare su la costruzione. Ma proprio per questo dobbiamo essere ben consapevoli che basta un mattone messo male e ci potremmo trovare di nuovo costretti a iniziare da capo. Contro un ottimo Bologna siamo stati bravi e un po’ fortunati. Sono molto felice per il mio assist e per aver “tenuto a battesimo” un mio compagno, Antonio Candreva, al suo primo gol in serie A».
Fonte: Tutto Sport
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