In campo nel finale contro l’Inter e autore dell’assist per Grygera. Il fantasista si candida per rientrare dal primo minuto in Coppa Italia
Dieci minuti che valgono come novanta. In fondo, se non fosse stato per Sebastian Giovinco, per quell’assist direttamente da calcio d’angolo sulla testa del provvidenziale Zdenek Grygera, chissà se la Juve avrebbe avuto la capacità di conquistare il pari dell’onore, il punto salvafaccia. Anche Mourinho ha reso omaggio al piccolo fantasista bianconero: «Giovinco ha calciato molto bene, il suo è stato un angolo perfetto, e quando si calcia così dalla bandierina, è sempre un problema per chi difende». Un complimento esplicito e significativo, tanto per sottolineare il contributo di qualità apportato dal numero 20 della Juve nel finale di partita, con l’Inter in vantaggio di un gol e, soprattutto, di tredici punti in classifica.
IL RENDIMENTO – Non c’è niente da fare, se si guarda alle ultime partite disputate dai bianconeri (a partire più o meno dal derby con il Torino), risulta evidente il ruolo svolto da Giovinco. Uno dei pochi ad avere idee e forza fisica in un momento di appiattimento generale. La Juve ultimamente si è sgonfiata, ha perso motivazioni, ha mostrato affanno. Pochi spunti in attacco e quasi tutti ispirati da Giovinco. È giusto che abbia spazio, sembra indubbiamente lui il più in forma dei bianconeri. Sabato sera – noblesse oblige – il ragazzo ha ceduto il posto a Pavel Nedved. Eppure il cambio d’esperienza e di potenza non si è rivelato efficace. La Juve è rimasta sostanzialmente a guardare, mentre l’Inter manteneva il controllo della situazione bloccando il centrocampo, trovando vie d’uscita sulle fasce, arrivando al bersaglio con Balotelli su uno sbilanciamento della Juve, piuttosto consueto in occasione degli ultimi gol subiti in campionato.
Fonte: Tutto Sport di Luca Borioni