Calcio Italiano Serie A Juventus, parte la rivoluzione: Addio di Pirlo, Tevez, Vidal, Morata…

Juventus, parte la rivoluzione: Addio di Pirlo, Tevez, Vidal, Morata…

JuventusJuventus, parte la rivoluzione: Addio di Pirlo, Tevez, Vidal, Morata… Le lacrime di ieri, al termine della Finale, potrebbero segnare il dolore per una sconfitta ma anche il dispiacere per un addio. Pirlo, Tevez, Vidal e Morata potrebbero salutare la Juventus e lasciare Torino.

Juventus, parte la rivoluzione: Addio di Pirlo, Tevez, Vidal, Morata…  La loro avventura in bianconero potrebbe essere finita ieri, sul prato dell’Olympiastadion, tra le lacrime per una storia di successi, chiusa con una sconfitta onorevole.

Andrea Pirlo è attratto e lusingato dalle proposte che gli arrivano dagli Stati Uniti, dai New York City della Mls, un campionato sempre più “alla moda”, dove vanno a chiudere la carriera gli ex grandi del calcio europeo. Quelli, almeno, che non vanno a prendersi i petroldollari degli emirati.

Il calcio negli Usa, il soccer, attira sempre più spettatori, sempre più attenzioni e sempre migliori risultati: la Nazionale americana è andata a vincere in Olanda. In America sono andati anche molti italiani e recentemente, Paolo Maldini ha acquistato parte del Miami FC, squadra che milita nella Nasl, una sorta di lega di secondo piano, dove però giocano i New York Cosmos di Raùl. La proposta è allettante: 8 milioni e Pirlo è sempre più tentato.

Carlitos Tevez, secondo quanto ha raccontato lo stesso Vidal al giornale argentino Olè non ha mai smesso di sognare il ritorno a casa, al Boca. Non mancano le proposte per convincerlo a cambiare idea, prima fra tutte quella della Juventus, ma anche il ricchissimo PSG prova a portarlo a Parigi, con un’offerta mostruosa di 12 milioni.

Arturo Vidal in finale di Champions League non è stato all’altezza di un match di un valore assoluto, anzi è sembrato uno dei peggiori: nervoso, confuso, falloso. Le sirene del mercato hanno ammaliato anche lui, destinato in  Premier League, sponda Arsenal o in Spagna, sponda Real Madrid. La Juve, se dovrà fare un sacrificio, lo farà cedendo lui. I Gunners hanno offerto 40 milioni e devono guardarsi soltanto dalla concorrenza del Manchester United. Anche le merengues hanno fatto un’offerta per Vidal e presto emissari dei blancos incontreranno Marotta.

Alvaro Morata, inconsolabile, al termine di una gara che lui aveva riaperto con uno dei suoi gol puntuali contro le spagnole. Il Real potrebbe riprenderselo con 30 milioni, che sono niente, per gli spagnoli, la famosa “recompra” di cui si parlò all’indomani della partita di Madrid. Al Real un attaccante come lui, da affiancare a Cristiano Ronaldo non dispiacerebbe, anzi. Lui si dice contento dell’esperienza alla Juve, definisce la Serie A l’università del calcio e ha dato il benvenuto a Paulo Dybala, il giocatore che potrebbe sostituirlo. Alla domanda sul suo futuro, al termine del match contro il Barcellona,  però, si è girato ed è andato via.

Poco interessante per l’Atletico Madrid, decisamente più intrigante per il Siviglia, secondo quanto riferisce oggi “Tuttosport”: il centravanti bianconero Fernando Llorente è un obiettivo degli andalusi secondo il quotidiano torinese e per lui ci sarebbe pronta un’offerta di 7-8 milioni. I bianconeri, che in attacco si sono già rinforzati con Dybala, potrebbero dire sì liberandosi di un ingaggio importante e ottenendo una succosa plusvalenza, essendo l’iberico arrivato a parametro zero.

Sì, perché la Juventus sta già lavorando per sostituire i giocatori in partenza: Dybala è già arrivato, come Zaza e presto Berardi, per l’attacco; Khedira e probabilmente Nainggolan verranno a rinforzare il centrocampo, dove resteranno Pogba, almeno per un’altro anno, prima di andare proprio al Barcellona, e Marchisio.

Dopo la partita persa in finale, Beppe Marotta ha detto che presto partirà il confronto coi giocatori e che la Juve vuol mantenere le basi per ripartire la prossima stagione per centrare tutti gli obiettivi. Del futuro dei quattro non ha detto niente. Vedersi e dirsi addio?  Ma la vera rivoluzione non si ferma quì. Escluso Buffon, i vari Bonucci, Chiellini, Barzagli hanno fatto il loro tempo e ben presto dovrebbero far posto a giovani promettenti ed interessanti per formare un telaio di un sicuro avvenire e non certo fidarsi di un Ogbonna che in bianconero ha visto solo e sempre la panchina.

E questo dovrebbe essere anche un campanello d’allarme del CT della nazionale italiana, Antonio Conte, che continua a chiamare gente che non ha più stimoli di giocare in nazionale e con tanti giovani che scalpitano per mettere in mostra le loro qualità.

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