Calcio Italiano Marino traccia il bilancio: «Sarà l’anno del Napoli»

Marino traccia il bilancio: «Sarà l’anno del Napoli»

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«Nilmar? Adesso la squadra è al completo. Quagliarella e Lavezzi sono da favola»


MarinoE lì, nel bel mezzo del vuoto pneumatico di due settimane senza cal­cio, a un certo punto occorreva tuffarsi: Lavezzi e Datolo, Quagliarella e Hoffer, stelle e stelline del Napoli, per leggere nel suo futuro, per sistemarsi proprio din­nanzi a un pallone di cuoio e decifrarne i rimbalzi. Cinquantadue milioni – spiccio­lo più, centesimo meno – di euro scara­ventati sul tappeto verde della A, per spa­rigliare e lasciarsi illuminare ancora dal­l’occhio di bue: il 10 settembre del 2004 si ricominciava dalle ceneri del Fallimento, una squadra senza scarpette né cervelli fini, ma adesso che c’era tutto, pure l’ambizione, si poteva osare: «Se firmo per un pareggio a Marassi? No che non non firmo. E pure Preziosi mi pare non lo fac­cia. Se firmo per un sesto posto? No che non firmo, perché non voglio porre li­miti a una squadra che li­miti non ha».

L’ORGANICO – De Sanctis, Campagnaro, Cigarini, Zu­niga, Quagliarella ed Hof­fer da aggiungere ai Garga­no e agli Hamsik, ai Lavez­zi e ai Maggio, al ceppo sto­rico dei Cannavaro e dei Contini: ora sì che a Pier­paolo Marino poteva tornar la parola e quando le radio si mettevano a gracchiare, il dg si dilungava su Marte sport live, abbattendo convenzioni e cau­tele, però restando «con i piedi per terra, ma consapevole che questa squadra non ha limiti» . Genoa- Napoli per ripartire, per togliersi da dentro l’ozio della sosta, per riassaporrare il fascino mai perduto d’una sfida carici di quarti di nobiltà: «L’anno scorso persa perché Rubinho fe­ce il fenomeno. Non faccio pronostici, ma andiamo a giocarcela, come sempre» . Genoa-Napoli, per rituffarsi nelle pieghe del mercato, nei dibattiti sulla costruzio­ne d’una squadra, per chiarire il mistero della fascia sinistra: «Non è facile trova­re calciatori adatti a fare la fascia, per noi che adottiamo il 3- 5- 2. E comunque siamo soddisfatti dell’organico, allestito grazie alla grossa disponibilità offerta da De Laurentiis. Datolo si sta calando nel ruolo, ma ha bisogno di tempo, così come ne ha avuto bisogno Lavezzi, che venne accolto con scetticismo. Però con l’Argen­tina sta confermando il proprio valore. Non si diventa protagonisti di una Nazio­nale così prestigiosa, senza aver mezzi tecnici» .


Fonte: Corriere dello Sport di Antonio Giordano

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